GIUGLIANO. Sembrava una questione archiviata e invece il referendum sull’ecovillaggio rom arriverà tra qualche giorno dinanzi a un giudice. Il comitato promotore, dopo lo stop della prefettura e della segreteria comunale, ha infatti presentato ricorso al Tar che in pochi giorni dovrebbe decidere. L’udienza è infatti fissata per il prossimo otto febbraio.

I sostenitori del referendum, che hanno raccolto firme chiedendo che fossero i cittadini a esprimersi sulla costruzione dell’ecovillaggio per i rom di Masseria del Pozzo voluto da Regione e Ministero, ritengono che gli atti della Prefettura e della segreteria siano illegittimi. Secondo la prefettura il referendum era inammissibile, in particolare il quesito era in contrasto con l’articolo 31 della carta sociale europea che sancisce il principio della “libertà di stabilimento dei cittadini europei e il diritto di abitazione”. Lo stop però non ha fermato il comitato che ha deciso di chiedere parere ad un giudice. Intanto che però il tribunale si pronunci, chiedono la sospensiva degli atti della prefettura.

Secondo i fautori della consultazione referendaria  la Prefettura non poteva esprimersi, il quesito formulato non è inammissibile non lede la carta sociale europea e la vicenda doveva comunque arrivare in consiglio comunale. Difatti il presidente del consiglio comunale aveva annunciato di voler convocare un’assise sul tema ritenendo fosse la delibera di consiglio l’atto conclusivo della procedura. E proprio per oggi è fissata la conferenza dei capigruppo in cui sarà deciso se convocare il consiglio sull’ecovillaggio rom a Ponte Riccio o attendere il responso del giudice. Intanto oggi si consegnano le liste per l’elezione dell’ente d’ambito. A Giugliano oltre il sindaco Antonio Poziello l’altro candidato potrebbe essere uno tra Pasquale Casoria e Andrea Guarino.

Maria Rosaria Ferrara.

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