Giugliano torna al centro della microcriminalità. Sono decine gli arresti da parte delle forze dell’ordine di vere e proprie bande di rapinatori.

Malviventi che hanno messo a segno decine di raid non solo in città ma anche nei paesi limitrofi e in altre zone d’Italia, ‘esportando’, così, la ‘scuola di rapinatori giuglianese’ di cui la città, dopo lo scioglimento dell’amministrazione comunale per presunte connivenze con la camorra, è ormai tristemente conosciuta.

I giovani, dai 15 ai 18 anni, infatti, sono le nuove leve. Ragazzi che non si fermano davanti a nulla. Giovani che per essere alla moda, avere un pantalone o scarpe griffate o un cellulare di ultima generazione commettono rapine, spesso cruente.

Ed è una vera e propria escalation di giovani residenti nel giuglianese arrestati per rapine.

A volte per compiere i loro colpi «emigrano» anche al nord Italia, come si evince dai numerosi arresti effettuati tra le provincie dell’Emilia Romagna, Toscana e Umbria. Secondo gli inquirenti ciò che spinge i delinquenti a compiere furti, scippi e rapine in altri territori è l’intensificarsi dei controlli negli ultimi mesi da parte delle forze dell’ordine nell’hinterland a nord di Napoli.

E non si esclude che altre ‘cellule’ di rapinatori possano essere assicurati alla giustizia nei prossimi mesi: le indagini vanno avanti e non si fermeranno.

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