Napoli. Ci sono anche quattro guardie giurate, due coinvolte nel furto alla filiale torinese di Intesa Sanpaolo e due nel tentato furto all’istituto di vigilanza milanese “Btv Battistolli” tra gli arrestati dalla Squadra Mobile di Torino nel blitz che portato all’emissione di 18 misure cautelari, di cui 17 già eseguite, nei confronti di altrettanti soggetti accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti pluriaggravati. Delle 18 misure tredici sono in carcere, quattro ai domiciliari (le guardie giurate, ndr) e un obbligo di firma.

Tra gli altri arrestati figurano due fratelli napoletani e due esperti in serrature di sicurezza, gli unici con competenze tecniche e attrezzature idonee per poter aprire la porta del caveau della banca e duplicare chiavi e telecomandi per entrare nell’istituto di vigilanza. Uno di questi ultimi è considerato la mente della banda ed era in grado di duplicare una chiave semplicemente da una foto ricevuta su WhatsApp.

L’ambizioso progetto della banda criminale ha visto coinvolti personaggi di tre grosse città italiane come Milano Napoli e Torino ciascuno con delle peculiarità criminali:

  • Ø i fratelli AVAGNANO, napoletani, rapinatori di lungo corso che vantano nei loro curriculum già diversi assalti a furgoni portavalori e a caveau di istituti di credito;
  • Ø lA MONTAGNA e VURRO, già noti  alle forze dell’ordine di Torino in quanto esperti nel settore serrature di sicurezza (c.d. “scuola di Torino”), gli unici con le competenze tecniche e le attrezzature idonee per poter effettuare il lavoro di apertura della porta-forte del caveau del San Paolo, nonché per duplicare chiavi e telecomandi che avrebbero consentito alla banda l’ingresso indisturbato all’interno della sala conta di Paderno Dugnano;
  • Ø i complici dell’area milanese sono invece tutte guardie particolari giurate che, in cambio di notevoli somme di denaro, hanno consentito ai malviventi di agire indisturbati;
  • Ø il resto della banda è costituito dalla batteria di lavoro dei fratelli napoletani e da parenti o sodali che hanno fornito supporto logistico ed operativo;
  • Ø ognuno di loro con un ruolo ben preciso e con modalità tali da rendere estremamente difficile sia la loro identificazione che la captazione delle conversazioni utilizzando una rete di telefoni cellulari chiusa e cambiando in continuazione schede telefoniche ovviamente intestate a soggetti terzi o persone inesistenti.

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