Casalnuovo. A volte il destino tira dei brutti scherzi. E’ beffardo, crudele, spietato. Raffaella Ascione, la ragazza di 20anni travolta e uccisa da un treno domenica scorsa a Casalnuovo, appare in una foto su Facebook seduta sui binari. Guarda intensamente l’obiettivo, sigaretta stretta tra le dita, mostra la sua folta criniera riccia, quella che le era valsa il soprannome di “leonessa”. Mai avrebbe pensato che da lì a pochi giorni quegli stessi binari l’avrebbero uccisa.

La stazione di Casalnuovo, dove Raffaella ha trovato la morte, era in realtà un abituale luogo di ritrovo per ragazzi. Raffaella abitava a pochi passi da lì. Spesso scendeva in compagnia degli amici per fumare una sigaretta o scambiare quattro chiacchiere. Quella sera maledetta di domenica, la 20enne era con Fabiola e Guido. Era contenta, raccontava del suo nuovo lavoro a “Queen of Style” a Mondragone, un negozio di abbigliamento dove avrebbe fatto la commessa e la vetrinista. Poi i suoi sogni sono stati spezzati poco dopo, da un convoglio interregionale diretto a Napoli che l’ha travolta in pieno uccidendola sul colpo.

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