Giugliano. Accuse pesanti quelle rivolte ai 13 indagati collegati al blitz di ieri che ha portato tre strutture alberghiere sotto sequestro. Accuse che vanno dal favoreggiamento allo sfruttamento della prostituzione. Tra gli indagati anche imprenditori giuglianesi e qualianesi.

Gli Hotel finiti sotto chiave sono l’Hotel Tiuna, l’Hotel Millennim e Hotel Le Dune in via Domitiana. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, si è appreso che i titolari e i gestori delle strutture alberghiere, in cambio di tale ospitalità, ricevevano un corrispettivo di circa €.20,00 o 25.00 per ogni fìtto di camera, assicurando nel contempo di omettere la registrazione obbligatoria della prostituta e del cliente e la dovuta comunicazione alla competente Autorità di P.S. della circostanza di aver ospitato o alloggiato i predetti soggetti.

Non solo. E’ altresì emerso dalle indagini che donne di nazionalità straniere che si prostituiscono sulle pubbliche vie di Castel Volturno o del litorale domitio, erano solite, ove richiesto dai loro clienti, recarsi presso le tre citate strutture alberghiere al fine di utilizzare a tempo le camere ed ivi esercitare la prostituzione a pagamento.

ECCO GLI INDAGATI:

  • Russo Lorenzo, 71 anni, Giugliano
  • Garofalo Roberto, 30 anni, Pozzuoli
  • Marchetti Angelo, 51 anni, Castel Volturno
  • Gorselli Gianluca, 41 anni, castel Volturno
  • Ucciero Nicola, 35 anni, Castel Volturno
  • Ucciero Mariano, 34 anni, Castel Volturno
  • Picascia Domenico, 52 anni, Qualiano
  • Celentano Italia, 44 anni, Castel Volturno
  • Castellone Antonio, 57 anni, Qualiano
  • Russo Emanuela Piccola, 31 anni, Giugliano
  • Sgariglia Serafina, 44 anni, Qualiano
  • Montella Emanuele, 38 anni, Giugliano
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