Una situazione disastrosa, così alcuni medici definiscono lo stato nel quale versa il Pronto Soccorso di Giugliano. Ed a marzo l’ospedale potrebbe non avere coperture. E poi ancora locali stretti, caos, spazi poco agevoli, sala d’attesa angusta, pochi medici costretti a turni massacranti. A pagarne il prezzo sono i pazienti e le centinaia di utenti del territorio.

 

Le storie che si stanno susseguendo in questi giorni sono innumerevoli. Storie di un disservizio e di disagi che continuano giorno dopo giorno senza sosta. Il punto sta tutto in uno stop ai lavori dovuti a cavilli burocratici. Cavilli che stanno provocando un vero disastro all’interno dell’ospedale oramai in affanno. Ma pare che lavori riprenderanno a breve. Forse la prossima settimana si riaprirà il cantiere e per l’estate le sale dovrebbero essere pronte. Ma si tratta di altri 6 mesi e non è poco. Altre settimane in queste condizioni e davvero l’ospedale potrebbe arrivare all’esaurimento.

 

Dalla dirigenza hanno spinto più volte per far sì che si sbloccasse tutto per i pazienti innanzitutto e per i medici quasi esausti. Per rinforzare il pronto soccorso sarebbero dovuti arrivare i medici degli Psauti chiusi, ben 7. Ma solo due sono stati trasferiti materialmente, gli altri no.

 

La dirigenza è corsa ai ripari chiedendo almeno 3 unità dall’ospedale di Frattamaggiore. “Si richiede l’invio di tre unità attingendo dalla graduatoria utilizzata per il San Giovanni di Dio di Frattamaggiore – si legge nel documento – In caso contrario non sarà possibile predisposte il turno completo per il mese di marzo. Il turno non può essere nemmeno coperto dai dirigenti strutturati di medicina e chirurgia già sofferenti ad assicurare l’attività ordinaria del proprio reparto”.

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