A distanza di 35 anni, Giugliano ha ancora una ferita aperta e che in questi momenti difficili e delicati si fa sentire, soprattutto dinanzi ad un silenzio terrificante della politica locale.

 

Il 17 dicembre del 1980 l’ennesima vittima di Camorra veniva freddata, senza alcun scrupolo mentre  Francesco Bidognetti la usava come scudo umano per proteggersi. Filomena, per gli amici Mena, aveva poco più di 25 anni; era laureata in ingegneria ed era insegnate. Stava per ritornare a casa quando venne raggiunta alla tempia da un  alcuni proiettili indirizzati al boss di Casal di Principe, che le spense la vita.

 

La memoria di Mena Morlando, deve essere monito di resistenza perpetua e lotta in ogni quartiere per sgominare qualsiasi atto o atteggiamento di stampo criminoso e camorristico. Per questo giovedì 17 dicembre alle ore 17:30 commemoreremo la sua memoria  presso via Monte di Sion, insieme al presidio di Libera Giugliano.

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