Forse svelato il mistero della pen drive scomparsa dal covo del boss Zagaria il giorno stesso della sua cattura. A pronunciare il nome dell’agente di polizia che si sarebbe appropriato della penna usb sottratta dalla villa di via Mascagni nel dicembrel 2011, sarebbe stata Rosaria Massa, la donna che ospitava il boss nel seminterrato della sua villetta. Quel nome è inserito negli atti depositati ieri al Riesame. Si tratta di un poliziotto in servizio a Napoli. Sarebbe stato lui, stando alle dichiarazioni della donna, a sequestrare la penna usb dal covo di Casapesenna, poi sparita. La sottrazione della famosa per drive a forma di cuore piena di swarosky era venuta a galla da alcune intercettazioni. Lo stesso aggeggio elettronico sarebbe poi stato poi acquistato per 50 mila euro da un imprenditore.

Agli atti ci sono anche le dichiarazioni di Massa, rilasciate al Ros e riportate da Il mattino: “Ricordo che due pen drive erano comuni, la terza era a forma di cuore con dei brillantini tipo Swarovski – spiega la donna in un interrogatorio – era legata a un ciondolo. Ricordo che la mattina delle operazioni del 7 dicembre era posizionata sulla mensola della cucina, appesa a un vaso. Ho visto che questa pennetta venne sequestrata, nel senso che venne materialmente presa da uno dei poliziotti che stavano conducendo le operazioni di cattura ed era uno degli stretti collaboratori del dottor Pisani. Non saprei che fine ha fatto”. Cosa c’era all’interno di quella pennetta e perché era così importante? Un mistero che dovrà essere svelato dalla magistratura.

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