“Abbiamo deciso il candidato. Abbiamo deciso la coalizione. Il nome è Emanuele D’alterio”. Si apre così la riunione del Partito democratico che con le parole del commissario Peppe Russo ha decretato il candidato sindaco.

RUSSO E PACILIO – Un incontro acceso che ha visto il partito ancora una volta diviso in due. Da un lato l’area dell’onorevole Palma con il candidato alle primarie Pirozzi che hanno chiesto sin da subito il ritiro di Poziello. Dall’altro l’ex segretario Quaranta e gli altri due candidati alle primarie Giovanni Russo e Raffaele Pacilio. “La bontà di D’alterio non è in discussione – dichiara Giovanni Russo – ma la sua è una candidatura di parte imposta contro il volere della maggioranza dei democratici se veramente vuole lavorare per l’unità faccia un passo indietro per il bene del partito e di Giugliano. Ho parlato con Poziello anche lui farebbe un passo indietro su un nome di alto profilo scelto dalla base e non imposto da Roma con logiche oscure. D’alterio si sta assumendo la responsabilità di mandare in frantumi il Pd e di farci perdere le elezioni. Sia responsabile come lo siamo stati noi sino ad oggi”. Dello stesso avviso Raffaele Pacilio che ribadisce la sua contrarierà al metodo di scelta. “Andava fatto un gioco di squadra con l’intero circolo. Nulla contro D’alterio ma il rimprovero che faccio è di averci lasciati nella assoluta desolazione”.  Quest’area del partito sta infatti preparando un documento che fanno sapere invieranno anche a Matteo Renzi.

POZIELLO – Antonio Poziello non era presente all’incontro e oramai pare stia lavorando alla costruzione di liste civiche. “Mi è stato fatto un torto perché le regole del pd sono state violate. Avevo dato disponibilità a fare un passo a lato per un nome di alto profilo – ha dichiarato Poziello – C’è stata un’iniziale adesione volontà di discutere e tenere al centro il circolo dopodiché a questo è seguito un atteggiamento diverso con una scelta che non risponde alla mia visione della politica”. D’alterio in un’intervista alla nostra emittente ha auspicato che Poziello di fare un passo indietro ma Poziello dice: “Apprezzo l’apertura di D’alterio ma la politica va al di là delle persone la questione è quella di un metodo che non è accettabile. Il passo indietro non deve certo chiederlo D’alterio potrei chiederlo io a lui. Ho la legittimazione delle primarie, lui è stato nominato da un commissario con una modalità indigesta al circolo”.

PIROZZI – Accetta invece la candidatura di D’alterio Nicola Pirozzi: “E’ una persona perbene penso che venga dall’entourage di Raffaele Cantone. Vista la situazione che si è verificata all’interno del pd dobbiamo cercare di ricompattarci. Dò il sostegno a D’alterio perché bisogna passare in secondo piano il proprio io. Sono il secondo delle primarie molti elettori mi chiedono se il primo è stato tolto perché non è stato fatto il tuo nome. Una volta che viene commissariato la sezione il circolo viene esautorato, già sapevo che sarebbe andata così. In queste condizioni era difficile la condivisione.”

PARTITO SPACCATO – D’alterio dunque spacca il partito che del resto era già dilaniato da lotte intestine dopo il caso Poziello che ha visto i 3/4 del circolo cittadino stringersi intorno a lui e il resto spingere per il passo indietro.

PROFILO FACEBOOK – Intanto è spuntato un profilo Facebook “Emanuele D’alterio Sindaco” di cui però il candidato non ne sa nulla. “Non sono avvezzo ai social network e non so chi lo abbia creato”.

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