Roma. “Daniele figlio di Roma. Nessuno ti abbandona!”. E ancora: “I romanisti non ti abbandonano. Daniele non mollare”. Recitano così due striscioni esposti nel centro della capitale, nella zona del Colosseo, e firmati Curva Sud, ovvero il cuore del tifo organizzato giallorosso. Il riferimento è chiaro: Daniele De Santis, l’assassino del tifoso del Napoli Ciro Esposito (ferito gravemente a colpi d’arma da fuoco all’esterno dell’Olimpico prima della finale di Coppa Italia del 3 maggio 2014 e morto qualche settimana dopo in ospedale).

Si tratta dunque dell’ennesimo messaggio di sostegno da parte degli ultras della Roma per il killer del ragazzo di Scampia. Per “Gastone”, com’è soprannominato De Santis, solo pochi giorni fa il pm ha chiesto la condanna all’ergastolo.

“Gli ultras della Roma avrebbero preso posizione e l’avrebbero fatto nel modo peggiore, esprimendo la loro solidarietà e la loro vicinanza a Daniele De Santis. Dopo le offese alla mamma di Ciro prima dell’inizio della partita tra Napoli e Roma nel corso dello scorso campionato, – affermano il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli de La Radiazza commentando le foto che stanno circolando sul web – questa volta gli ultras non hanno portato striscioni nello stadio, forse perché temevano di essere puniti, e, come i peggiori delinquenti, hanno agito di notte per testimoniare la loro vicinanza a un assassino. I rappresentanti degli Ultras ora devono uscire allo scoperto con una presa di distanza ufficiale da quegli striscioni, altrimenti significa che li rivendicano e li approvano e non si tratta di una decisione presa da pochi delinquenti”.

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