Trentola. Un altro omicidio potrebbe essere stato commesso da “Igor”, il killer a cui stanno dando la caccia tutte le forse dell’ordine con il supporto dell’Esercito. Per gli inquirenti sarebbe stato lui ad uccidere anche una guardia campana.

La Procura di Ravenna ha infatti formalmente indagato il 41enne super ricercato Norbert Feher, alias Igor il serbo, per l’omicidio del metronotte 42enne Salvatore Chianese, originario del Casertano e ammazzato con una fucilata al volto alle prime ore del 30 dicembre 2015 sulla sbarra di una cava che si apprestava a ispezionare tra Fosso Ghiaia e Savio, nel ravennate.

A condurre gli inquirenti verso il nome del 41enne c’è, come spiegato dai quotidiani locali, soprattutto la tecnica usata: del tutto simile a quella che il serbo avrebbe utilizzato in occasione di altri delitti commessi nel Bolognese e nel Ferrarese. Inoltre il bottino (la pistola della vittima) è uguale a quello della rapina del 29 marzo a Consandolo (Ferrara) sempre ai danni di una guardia giurata.

Da ultimo il colpo di avvertimento, già visto sulla scena di altri crimini attribuiti al 41enne e che nel caso di Chianese – originario di Trentola Ducenta (Caserta) ma negli ultimi anni residente a Osteria (Ravenna) – aveva mandato in frantumi il lunotto posteriore della sua auto di lavoro.

“L’unica cosa che voglio è che deve rispondere di quello che ha fatto. Lui non immagina nemmeno
che dolore ha provocato, ha fatto una cosa che non si può fare nemmeno a un animale e l’ha fatto a una persona umile, a una persona onesta”. Lo ha detto Filomena, la moglie di Salvatore Chianese, in un’intervista rilasciata al Tg1.

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