Napoli. Una zona tranquilla quella dei Colli Aminei, di solito estranea ai fatti di camorra. Il clan più vicino geograficamente è il clan Cimmino dell’Arenella, ma le vittime dell’agguato di ieri, tra cui Antonio Bottone, che ha perso la vita, non avevano secondo gli investigatori legami con la criminalità organizzata, ma solo precedenti per rapina. Entrambi sono originari dal quartiere Stella, a ridosso della Sanità.

Il precedente. Nel giugno del 2015 Bottone (in foto a destra) e Daniele Pandolfi (in foto a sinistra) furono arrestati insieme dalla Polizia del Commissariato Arenella per estorsione ai danni di un 19enne. Il ragazzo aveva subito il furto di un Piaggio Liberty che era stato oggetto di una richiesta estorsiva da parte dei due malviventi (cavallo di ritorno). Questo il principale fatto di cronaca che li vede protagonisti nel passato recente. Per il resto nessun legame con la malavita. Circostanza, questa, che depista l’ipotesi di matrice camorristica.

La pista della Sanità. Le forze dell’ordine stanno scavando nel passato di Bottone. Ci sarebbe già una pista investigativa, che tende in particolare a verificare i presunti rapporti di uno dei due obiettivi dell’agguato con ambienti e personaggi legati alla criminalità organizzata della Sanità, zona calda della camorra e teatro di una faida tra gli Esposito-Genidoni e il clan Vastarella. E’ da chiarire se effettivamente le vittime dell’agguato nella pineta di Viale Colli Aminei consumatosi ieri a mezzanotte circa avessero legami con le cosche in lotta nel centro storico di Napoli. Non è escluso che i due abbiano commesso uno sgarro ai danni di qualche potente criminale e che siano finiti nel mirino dei killer per fatti estranei alla faida.

Allarme nel quartiere. Intanto è allarme sicurezza ai Colli Aminei. In tanti chiedevano una maggiore presenza di Polizia e Carabinieri, “ieri c’erano tante volanti ma era troppo tardi – scrivono alcuni residenti su Facebook -, l’omicidio era avvenuto ed ora la paura nel nostro territorio, nelle nostre case, nella nostra comunità è aumentata.  La sicurezza pubblica della cittadinanza deve essere prioritaria su ogni tipo di richiesta”.

“Un altro ragazzo giovanissimo che muore. Un altro gravemente ferito. Non succede alla Sanità o a Scampia. Succede ai Colli Aminei.
Per il momento le forze dell’ordine indagano, non si capisce ancora il motivo dell’agguato. Il fatto é comunque che Napoli tutta è attraversata da episodi di violenza che spezzano vite, creano panico sui territori e senso di insicurezza. Bisogna fermare la violenza, bisogna mobilitarsi e difendere la città contro chi la vuole ridurre ad un far west.” Ad affermarlo è Ivo Poggiani, presidente della III Municipalità di Napoli.

 

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