Qualcuno l’ha definita “falsa retorica”, qualcuno ha commentato scrivendo “poteva risparmiarsela” o ancora peggio “non aveva nulla da scrivere”.

Dopo la vittoria di Bolt alle Olimpiadi su Facebook e Twitter appare questa frase: “Usain Bolt, discendente di schiavi africani deportati in Giamaica nelle piantagioni di canna da zucchero, oggi è (di nuovo) l’uomo più veloce del mondo. Il re sorride e vola ancora.”

In poco tempo l’autore di “Gomorra” è stato bersagliato di commenti e attacchi anche da alcune testate nazionali che lo hanno definito “finto radical chic”. Insomma Roberto Saviano, sui social non perde il suo appeal, riesce sempre a trovare la chiave giusta per far parlare di se… parlando degli altri.

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp