Quattro arresti e indagato in stato di libertà altre quattordici persone per centinaia di migliaia di euro investiti in usura, per minacce e per violenza sono stati eseguiti dalla squadra mobile della questura di Caserta in mattinata. Tra gli arrestati c’è il 35enne Nicola Schiavone, figlio di Francesco, detto Sandokan, il boss più potente del clan dei Casalesi.

Nicola Schiavone è ritenuto il protagonista della vicenda di denaro accumulato tramite estorsioni, traffico di armi e droga, il tutto reinvestito nell’usura. Già condannato all’ergastolo per triplice omicidio.

Le indagini sono scaturite dal sequestro di cambiali ed assegni per oltre 500mila euro riconducibili ad un commerciante tessile aversano ridotto sul lastrico minacciato di morte proprio da Schiavone.

Tra i destinatari degli arresti anche Salvatore Di Puorto fratello di Sigismondo, condannato per associazione camorristica ed elemento di spicco della fazione Schiavone del clan di Casal di Principe affiliato che curava il reimpiego in attività usuraie dei guadagni dell’organizzazione criminale, suo figlio, Giulio Bruscianoe Luigi Ornato.

Due delle vittime del clan sono state una coppia di imprenditori che disperati a causa della crisi chiesero un prestito per rilanciare le loro aziende. 200mila euro la somma richiesta, oltre 350mila la somma restituita.

 

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