“Non vogliamo vivere come bestie, vogliamo i nostri diritti e che ci vengano consegnati i pocket money”.

Sono le richieste degli oltre trecento migranti ospitati nel centro di accoglienza dell’ex ristorante Di Francia sulla Domiziana, al confine tra Giugliano e Pozzuoli che hanno bloccato la strada.

Gli immigrati hanno protestato anche per il sovraffollamento della struttura, il cibo e per le carenze igieniche e sanitarie.

Sul posto sono accorsi gli agenti della polizia, i carabinieri, i vigili urbani e la guardia di finanza che hanno fatto rientrare la protesta. Una bomba ad orologeria che sta per esplodere.

Chiedono solo di “essere trattati come esseri umani e non come bestie”. A sedare gli animi ed evitare il blocco stradale ci ha pensato la polizia. Gli agenti del Commissariato di Giugliano, sono riusciti a placare gli animi.

Il tutto grazie a dei mediatori culturali madrelingua che hanno spiegato agli extracomunitari la situazione, i loro diritti/doveri e di come poter superare la questione del sovraffollamento.

A controllarli e gestirli ci sono i referenti della Cooperativa sociale New Family che coordinano da diversi anni un numero elevato, su l’intera regione Campania, di immigrati e rifugiati politici: sono oltre un migliaio. L’ultima protesta il sette agosto, sempre nella stessa struttura e sempre per gli stessi motivi.

A Giugliano non arriveranno altri migranti, assicurano dalla Prefettura dopo che il sindaco Poziello aveva presentato le sue dimostranze, ma sulla fascia costiera la situazione è esplosiva.

 

 

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