Non si rassegnava alla fine della loro storia. Non ne voleva sapere di lasciare la moglie. La donna per più di un anno ha dovuto subire maltrattamenti, pedinamenti, minacce, gelosie e insulti. Sono stata i carabinieri compagnia di Giugliano comandati dal capitano Antonio De Lise a liberare lei e tutta la famiglia dalla morsa e dalla cattiveria del marito.

In manette Domenico R., 49enne di Sant’Antimo, incensurato. E’stato tribunale di Napoli nord ad emettere la misura cautelare in carcere ritenendo il 49enne responsabile di maltrattamenti in famiglia commessi per più di un anno a seguito della fine della loro relazione.  Dopo gli accertamenti ed indagini i magistrati hanno scoperto che oramai da tempo l’uomo la perseguitava.

Sono stati due gli episodi più eclatanti e che hanno condotto gli inquirenti ad infliggere la pena. Il primo riguarda un inseguimento in auto. La donna, che si recava a lavoro, ha rischiato più volte di morire a causa del marito che la tamponava con la sua vettura. Il pedinamento lungo un asse viario trafficato stava anche provocando  una serie di incidenti a catena. La vittima ad un certo punto è stata costretta ad accostarsi e a chiedere all’ex di fermarsi. A quel punto scoppia una lite e la donna nella disperazione colpisce il cofano dell’auto del marito con un bastone pur di allontanarlo. Il secondo episodio riguarda le minacce e gli insulti che il 49enne ha lanciato alla donna puntandole addirittura contro una pistola. L’arma era finta ma la vittima non ne era a conoscenza e dopo l’episodio ha anche avvertito un malore. In più casi sono intervenuti i carabinieri che alla fine hanno ammanettato l’uomo e liberato la vittima da vessazioni e ansie.

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