Reazione choc in un ospedale. Un pediatra è stato ucciso a colpi di machete da un uomo che lo incolpava della morte di sua figlia, appena nata. Per cinque ore, riferisce Beijing News, i chirurghi dell’ospedale di Laigang hanno cercato di salvare la vita al medico 34enne, che ha ricevuto 12 colpi alla testa e tre al corpo.

Secondo quanto ricostruito dai media cinesi, il killer ha incolpato l’ospedale di non aver prestato le dovute cure a sua figlia, morta di complicazioni legate alla polmonite due giorni dopo la nascita. Dopo essere stato informato del decesso, Chen è tornato in ospedale con un pugnale e un machete nascosto in una borsa a tracolla con l’intenzione di trovare il pediatra e lo ha ucciso.

Gli attacchi violenti contro medici e operatori sanitari sono in aumento in Cina. Nel mese di novembre, sei infermieri e un direttore sanitario sono stati uccisi a coltellate nel dormitorio di un ospedale nella località balneare città di Beidaihe, nord-est della Cina.

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