La verità sul giallo dell’ex tassista arriva ben cinque mesi dopo il ritrovamento del cadavere a Via Caravaggio, al termine di indagini accurate e delicate. Il corpo di Francesco Bosco, infatti, venne scoperto il 21 aprile scorso, all’interno della sua abitazione, non ci fu omicidio nè suicidio.

L’uomo, infatti, morì per un tragico incidente domestico: a queste conclusioni sono giunte le indagini della Polizia di Stato e della Procura. Non è più un giallo: a svelare il mistero che pareva racchiuso nell’abitazione della vittima ci hanno pensato le indagini tecniche svolte dagli esperti della Polizia scientifica.

Bosco è morto  dopo la caduta accidentale di un’anta dell’armadio che si trovava nella camera da letto. Nella rovinosa caduta lo spigolo del cassettone si è conficcato nella parte posteriore cranio dell’uomo, provocando una profonda ferita e, di conseguenza, la perdita di sangue.

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