“Perché non rispondi?”. Con questa domanda due rapinatori sono stati scoperti grazie alla telefonata del padre della vittima. Ieri sera, gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria il 19enne di Casoria Emanuele Mazzone ed il 27enne di Pomigliano d’Arco Gennaro Ferraro in quanto gravemente indiziati del reato di rapina aggravata in concorso.

Verso le 20.10, in Via Porta Nolana, nel corso di un controllo effettuato su un’autovettura che poco prima aveva provato ad allontanarsi a sostenuta velocità, i poliziotti hanno notato un telefono cellulare che squillava con insistenza. Alla domanda di chi fosse, Ferraro ha risposto al poliziotto che era il suo ma non ha saputo spiegare per quale ragione non rispondesse.

A questo punto gli agenti hanno deciso di rispondere loro ed hanno scoperto che il telefono era stato poco prima rapinato ad un minore di San Giorgio a Cremano. Il padre del ragazzo aveva infatti chiamato sul numero del figlio ed aveva raccontato quanto accaduto in Via Recanati all’agente che aveva risposto.

Condotti in Questura sono stati pertanto identificati e dopo essere stati riconosciuti dalla vittima, i due malviventi, già noti per i loro numerosi precedenti di polizia, sono stati pertanto sottoposti a fermo e subito condotti alla Casa Circondariale di Napoli – Poggioreale.

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