Napoli. Al fine di contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi in città, sono stati organizzati nelle scorse settimane dall’Ufficio Prevenzione Generale, con la collaborazione di tutti i Commissariati di Polizia cittadini,  diversi mirati servizi, anche attraverso operazioni ad alto impatto (cosiddetti action day) su tutto il territorio.

I servizi hanno consentito di tracciare una mappatura dei parcheggiatori abusivi presenti sul territorio, e sono state elevate 129 contravvenzioni con sanzioni amministrative previste dall’art. 7 comma 15 bis del CdS (sanzione pecuniaria da 1000,00 a 3500,00 euro) e l’ordine di allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto. Il provvedimento di allontanamento – in ossequio al recente DL 20/02/2017 n.14 in materia di sicurezza della città (decreto Minniti) e  in attesa dei regolamenti di polizia urbana che potranno consentire l’applicazione anche in altre aree del territorio cittadino – è stato applicato nei confronti dei parcheggiatori che sono stati sorpresi ad esercitare l’attività illegale nei pressi delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, marittime o delle fermate degli autobus del trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, così come indicato nell’art. 9 commi 1 e 2 .

Una più approfondita analisi dei provvedimenti di allontanamento adottati ha fatto riscontrare che 28 parcheggiatori sono stati più volte rintracciati mentre operavano nelle aree sopraindicate e contestualmente allontanati: nei loro confronti sono stati notificati  gli avvii dei procedimenti amministrativi finalizzati alla adozione degli ulteriori  provvedimenti previsti dall’art. 10 del Decreto sulla sicurezza urbana, i Divieti di accesso alle aree urbane, in quanto l’attività di parcheggiatore è un’occupazione illegale che, nella città di Napoli, determina un forte allarme sociale nella collettività, poiché capillarmente diffusa nel territorio ed esercitata con modalità tali da limitare la libertà dei cittadini, che sono costretti ad aderire alle illegittime richieste nel timore di ritorsioni o a scegliere aree diverse per la sosta del proprio veicolo.

Decorsi 10 giorni dalla notifica dell’avvio del procedimento, durante i quali gli interessati hanno avuto la facoltà di depositare memorie difensive, al momento sono stati emessi dal Questore  12  provvedimenti di Divieto di Accesso (Dacur), di durata variabile fino a sei mesi nei confronti di chi non ha precedenti penali, e da sei mesi a due anni per coloro che negli ultimi cinque anni sono stati condannati con sentenza di appello o definitiva per reati contro la persona o il patrimonio (questi ultimi soggetti a convalida da parte dell’A.G.). Per uno dei provvedimenti  aggravati, poiché emessi nei confronti di soggetti condannati negli ultimi cinque anni per reati contro la persona o il patrimonio, è già pervenuta, su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli,  la convalida da parte del GIP presso il Tribunale di Napoli  che  ha verificato la sussistenza dei presupposti normativi e, in particolare, la reiterazione delle condotte di cui all’art. 9 commi 1 e 2 del D.L. n.14/17, il “pericolo per la sicurezza” derivante dalla condotta tenuta e la congruità del periodo di divieto (sei mesi) impostogli. Inoltre, uno dei soggetti a cui è stato notificato il provvedimento, tale T. L., è stato denunciato il 7 giugno scorso dai Carabinieri  per il reato previsto dall’art. 650 c.p., poiché sorpreso nell’area del Comune di Napoli che gli era stata inibita con provvedimento Dacur del 25 maggio 2017.

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