Era figlio di un noto professionista della città. Padre farmacista, zii avvocati e notai. Eppure forniva la cocaina alla Napoli bene. Edoardo Altiero, 27 anni, è stato arrestato dagli agenti del Commissariato San Ferdinando dopo un’attività di pedinamento.

La cocaina finiva nei festini privati organizzati al Vomero o a Posillipo. Lo spaccio a domicilio è una delle forme che si sono diffuse a macchia d’olio a Napoli: meno rischiosa per tutti, per chi vende come per chi acquista nelle tante, famigerate «piazze» sempre a rischio controllo da parte delle forze dell’ordine.

Intorno alle 22 i poliziotti, appostati in piazza Vittoria, zona Chiaia, assistono alla consegna di un involucro che Altiero consegna ad un professionista (poi identificato e segnalato in Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti). A quel punto intervengono, bloccano il giovane, lo perquisiscono, gli sequestrano il cellulare e subito dopo decidono di recarsi nella sua abitazione.

Qui scoprono, nascosti in un cassetto della camera da letto, 100 grammi di cocaina e 85 di amnèsia, la «nuova» marijuana trattata con sostanze chimiche tossiche e capaci di aumentare lo «sballo» per chi la fuma. Non è tutto. Durante la perquisizione gli agenti di San Ferdinando trovano anche seimila euro in banconote di vario taglio: probabile frutto dei guadagni derivati dalle attività di spaccio.

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