Napoli. Arrestato a Secondigliano uno dei killer della strage di via Fontanelle alla Sanità. Questa sera personale della Squadra Mobile di Napoli e del Servizio Centrale Operativo, con il supporto tecnico di personale specializzato del Servizio Polizia Scientifica, hanno rintracciato in viale delle Nebulose n.9 DANIELLO Alessandro, nato a Napoli in data 08.11.1989, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Napoli, poiché ritenuto responsabile, in concorso con altri indagati, del duplice omicidio di VASTARELLA Giuseppe e di VIGNA Salvatore nonché del tentato omicidio di altre tre persone, reati aggravati dalle modalità mafiose.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Napoli, con il coordinamento della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a seguito del grave fatto di sangue, avvenuto lo scorso 22 aprile presso il circolo privato “Madonna Santissima dell’Arco”, in via delle Fontanelle alla Sanità, per il quale, il 9 maggio socrso sono stati già sottoposti a fermo di indiziato di delitto altre quattro indagati, GENIDONI Antonio, nato a Napoli il 6/7/1987, pregiudicato, ESPOSITO Emanuele Salvatore alias “soffietto”, nato a Napoli il 24/4/1994, pregiudicato, SPINA Addolorata, nata a Napoli il 27/8/1971, pregiudicata, ESPOSITO Vincenza, nata a Napoli il 26/2/1986, pregiudicata, tutti ritenuti responsabili dei medesimi reati.

Nel segnalato contesto investigativo, è emersa la responsabilità del citato DANIELLO Alessandro, sodale al gruppo criminale di Antonio GENIDONI e Piero ESPOSITO, quest’ultimo vittima di agguato lo scorso 14 novembre in Piazza San Vincenzo alla Sanità, in ordine al duplice omicidio dello scorso 22 aprile presso il citato circolo ricreativo, ritenuto il punto di ritrovo del clan camorristico rivale riconducibile alla famiglia “VASTARELLA”.

In ragione delle possibili ripercussioni ad opera del gruppo criminale dei VASTARELLA, DANIELLO Alessandro ha abbandonato il proprio domicilio, trovando rifugio presso alcuni parenti in un appartamento di viale delle Nebulose n. 9, dove è stato rintracciato ed arrestato dagli inquirenti.

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