Mugnano. “L’ex convento del Ritiro del Carmine è stato acquisito al patrimonio comunale circa 7 anni fa. Secondo la relazione tecnica redatta al momento della consegna all’Ente, la struttura era in discrete condizioni. Negli anni passati, con le precedenti amministrazioni, le attività svolte all’interno del Ritiro si sono incredibilmente ridotte. L’edificio veniva infatti utilizzato per attività legate al culto religioso, come la santa messa, la prima comunione e piccoli ritiri spirituali. Come forze politiche abbiamo sempre denunciato lo scarso utilizzo dell’ ex complesso religioso, che ha grandi potenzialità, considerando anche la forte carenza di spazi di aggregazione nella nostra città. Proprio per questo abbiamo iniziato, piano piano, un percorso con la cittadinanza attiva con l’obiettivo proprio di riscoprire quegli spazi abbandonati tramite l’organizzazione di una mostra presepiale, di un concerto e di altri eventi legati alle festività natalizie.

Il Comitato Civico Cambiamo Mugnano, attivo da anni sulle tematiche del recupero degli spazi abbandonati e dell’organizzazione di attività sociali in favore delle fasce più deboli, ha iniziato così ad organizzare in loco delle attività meritevoli e totalmente gratuite. Successivamente l’opposizione ha presentato un’interrogazione consiliare, chiedendo che venisse verificata l’agibilità della struttura. A quel punto sono stati effettuati diversi sopralluoghi con l’ufficio tecnico, dai quali è effettivamente emerso che l’edificio è solo in parte fruibile, ma comunque non agibile nell’immediato. L’ufficio tecnico comunale ha quindi provveduto alla chiusura della struttura e al cambio delle serrature. Questa vicenda mi porta ad una riflessione. Fermo restando l’obbligatorietà di garantire la sicurezza e la pubblica incolumità, valori che nemmeno si possono discutere, sarei curioso di sapere da quei membri dell’opposizione, autori anche di un esposto ai carabinieri, che hanno amministrato, dato che uno di loro ha anche ricoperto il ruolo di assessore al Patrimonio, come mai non hanno mosso un dito per quella struttura? Si era mai posto il tema dell’agibilità del Ritiro, quando vi si celebravano messe o si mandavano bambini nel cortile per la prima comunione? Si è mai posto il problema del rispetto delle normative della sicurezza dei lavoratori nell’ufficio anagrafe o nel municipio, dove qualcuno ha fatto alzare pareti di alluminio per crearsi una propria stanza, pareti delle quali oggi possiamo solo vergognarci?

Attendiamo risposte. Intanto come amministrazione comunale continueremo a stare a fianco della cittadinanza attiva tutta, senza favoritismi o preclusioni di sorta, e con tutti coloro che vogliono condividere con noi questo percorso nella trasparenza e nella legalità. Allo stesso tempo puntiamo ad aprire più velocemente possibile tutti gli spazi pubblici del territorio (comprese le villette) per renderli fruibili a tutti i cittadini”.

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