E’ morto Leone di Lernia a 78 anni di età. A darne il triste annuncio lo Zoo di 105 sulla pagina Facebook: “Sembra uno scherzo, uno dei mille fatti dallo Zoo, ma con il cuore spezzato, dobbiamo annunciare che Leone ci ha lasciato questa mattina! Riposa in pace fratello”.

Non tutti sapevano chi era. Soprattutto le nuove generazioni. Comico trash, cabarettista e cantante, Di Lernia era ricoverato a Milano da venerdì 17 a seguito di un arresto cardiocircolatorio. La notizia del suo ricovero era stata diffusa il 23 febbraio e in segno di rispetto le trasmissioni radiofoniche de lo Zoo di 105 erano state sospese.

A stroncare Leone Di Lernia è stato un cancro al fegato. Di questo è morto il comico trash pugliese. All’inizio c’era la massima riservatezza sulla sua malattia, ma alla fine la notizia è trapelata dagli ambienti medici e dalla cerchia dei suoi conoscenti. Leone combatteva da tempo contro un tumore. Nelle ultime settimane le sue condizioni si erano aggravate fino al tragico epilogo di oggi.

Carriera e canzoni

Umorista, cabarettista e cantante, Leone Di Lernia nasce a Trani nel 1938. Inizia la carriera come urlatore, con lo pseudonimo Cucciolo Di Lernia, partecipando anche nel 1961 al Festival dell’Urlo organizzato da Ghigo Agosti; incide il suo primo 45 giri, Trenta chili/Andiamo nei cieli.

I primi passi. Trasferitosi a Milano, ha lavorato a lungo come cantante e comico dialettale in varie televisioni locali. Negli anni successivi pubblicò numerosi dischi, sia come “Leone Di Lernia e la sua new rock band”, sia da solista. Gran parte di questi dischi vennero pubblicati dalla Duck Records, piccola etichetta di Trezzano sul Naviglio, ma non ebbero particolare successo di pubblico. Negli anni ottanta guadagnò una certa popolarità televisiva piazzandosi dietro l’inviato durante i collegamenti da San Siro di 90º minuto.

I successi. Negli anni novanta arrivò infine la popolarità a livello nazionale grazie alla partecipazione al programma radiofonico di Radio Monte Carlo Fausto Terenzi Show  e ai due dischi della serie “Barhouse” in cui ad essere reinterpretati nel suo solito mix di barese/italiano sono i successi da discoteca del momento. Esempi delle sue cover di questo periodo sono Ra-ra-ri, ra-ra, pesce fritto e baccalà (Gypsy Woman), Magnando (Bailando), Chille che soffre (Killing Me Softly), Tu sei ignorante (Zombie), Uè paparul maccaron (Pump Up the Jam), Te sì mangiàte la banana (The Rhythm of the Night), Melanzan (Turn Around), Il presidente (Love Is Love), Cumbà Giuàn (All That She Wants) e Bevi stu chinotto (Get It On).

La politica e Radio 105. Nel 1997 si candidò senza successo come capolista della Lega d’Azione Meridionale che sosteneva Giancarlo Cito come candidato sindaco alle elezioni comunali di Milano. Nel 1999 inizia a collaborare come spalla comica al programma radiofonico Lo Zoo di 105 su Radio 105, condotto da Marco Mazzoli, Fabio Alisei, Pippo Palmieri, Wender, Paolo Noise e Gibba. Leone, oltre a mettere in onda le sue canzoni, si esibisce anche in parodie parlate, rendendo molte delle sue esclamazioni veri tormentoni.

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp