Mercoledì la riunione in città metropolitana per discutere del parco archeologico di Liternum. Non del sito in sé, che è già sotto la tutela della vecchia provincia, ma dell’area intorno. Un’area abbandonata a se stessa, oggetto di interventi costati milioni di euro, già più volte ripulita e più volte lasciata ad accumulare sterpaglie. Non considerando poi l’abusivismo edilizio che vi è nato intorno e il totale spregio delle regole da parte di alcuni residenti della zona che hanno anche avviato, pare, delle attività commerciali.

 

Nell’indifferenza totale del Comune di Giugliano, che non ha mai partecipato alle riunioni, si terrà quindi un nuovo incontro per un progetto turistico di valorizzazione dell’intera area che insieme ai campi flegrei, è stata candidata all’Unesco per la tutela internazionale. Tutela di cui c’è altamente bisogno dato lo stato in cui versa il parco. E per fortuna almeno l’antica dimora di Scipione è sotto il controllo della città metropolitana perché se fosse stato di competenza del Comune sarebbe crollata già tempo fa. Nonostante i fondi spesi infatti il sito resta terra di nessuno o meglio dei pochi che la abitano e che hanno usato un luogo pubblico per gli interessi privati nel completo disinteresse delle istituzioni locali.

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