L’accordo sulla centrale di committenza è stato firmato il 16 dicembre scorso dai Primi cittadini di Melito (Comune capofila), Venanzio Carpentieri, di Mugnano, Luigi Sarnataro, e dal vicesindaco di Villaricca, Giovanni Granata.

Ma cos’è la centrale di committenza? Si tratta di una forma di accentramento della gestione delle gare ad evidenza pubblica per importi superiore ai 40mila euro (al di sotto di tale soglia è ammesso l’affidamento diretto), finalizzato a perseguire: maggiore celerità delle procedure di gara, attraverso il modello fondato sull’unicità della struttura amministrativa e gestionale; creare un’unità organizzativa gradualmente strutturata e specializzata nella conduzione delle procedure di gara per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture; ottimizzare l’uso delle risorse; ottenere possibili economie di gestione, concentrando in un unico procedimento l’acquisizione di forniture e servizi di identica natura; semplificazione del procedimento; condivisione modulistica e dei processi amministrativi; massima trasparenza nell’ambito delle attività di prevenzione delle infiltrazioni criminali.

La convenzione ha durata triennale e potrà essere rinnovata per pari o diverso periodo. Sono esclusi dalla competenza della centrale di committenza e restano gestiti direttamente dai singoli Comuni, gli acquisti tramite mercato elettronico gestito da CONSIP, lavori di somma urgenza, affidamenti di importo inferiore ai 40mila euro. La centrale di committenza ha sede presso il Comune di Melito. La conferenza dei sindaci dei Comuni aderenti individua il personale da distaccare presso la centrale di committenza. Tutte le spese (pubblicazione del bando, contributo ANAC, nomine eventuali commissari, eccetera) vengono divise proporzionalmente tra i Comuni aderenti alla convenzione. Possono entrare a farvi parte anche altri Comuni: l’istanza di ammissione va presentata al Comune capofila, sulla quale si esprime, con apposito atto, la Conferenza dei Sindaci.

 

Domenico Rosiello.

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