Melito. La minoranza vuole il ritorno al voto: “Se il sindaco è libero da compromessi che con il bene della collettività non c’entrano nulla, vada a casa. Melito non merita di morire così”. Mai era accaduto fino ad oggi che un sindaco fosse lasciato solo due volte in pochi giorni da quella che era la maggioranza di governo.  Dopo essere stato sbeffeggiato dal partito di cui è segretario provinciale giovedì, la sceneggiata si è ripetuta sabato, con l’ennesimo consiglio comunale saltato per mancanza di numero legale.

In questi mesi abbiamo più volte invitato Carpentieri a fare un passo indietro, rendendosi conto della conclusione dell’esperienza amministrativa e cercando di salvare la faccia, quella che sta perdendo settimana dopo settimana con un incaponimento che sa soltanto di forte attaccamento alla poltrona.  Il fallimento politico è sotto gli occhi di tutti, così come quello amministrativo. Con questa ostinazione inutile e del tutto personalistica, il sindaco sta dimostrando di non avere a cuore le sorti della città, che ogni giorno si spegne sempre più.

A questo punto constatata l’indisponibilità di Carpentieri di non voler ricorrere ad un rigurgito di dignità e dimettersi, facciamo appello ai consiglieri di maggioranza che in due occasioni in 48 ore lo hanno ‘sfiduciato’, facendo venir meno il proprio apporto in consiglio comunale.  Se davvero i colleghi, di quella che fu la maggioranza di centrosinistra, sono consapevoli del fallimento del primo cittadino, noi siamo prontissimi alle dimissioni di massa per poter dare la possibilità ai cittadini di tornare al voto.

Se invece così non dovesse essere, vuol dire che ancora una volta ci saremmo trovati di fronte al solito balletto per una manciata di nomine e di licenze già eseguito a più riprese e che offende l’intelligenza del popolo melitese, sempre più abbandonato a se stesso.

I gruppi consiliari di opposizione Melito di Napoli

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