MELITO. Il Partito democratico sosterrà Antonio Amente. E’ questa la decisione venuta fuori ieri dopo la consultazione con gli iscritti del partito melitese in vista delle elezioni amministrative dell’11 giugno. La maggioranza del partito ha dunque scelto di correre con il candidato sindaco, loro storico oppositore. 121 voti favorevoli, 86 i contrari.

Immediate sono state le reazioni di esponenti dello stesso partito democratico e dei fuoriusciti del Pd dopo la sfiducia al sindaco Venanzio Carpentieri. Quest’ultimo solo qualche giorno fa aveva smentito qualsiasi alleanza con Amente con un post su Facebook. “In vista delle elezioni amministrative a Melito, non ho siglato alcun accordo – né penso di farlo – con la coalizione guidata da Antonio Amente. Oggi alle 12 ci riuniremo nel circolo con il commissario Andrea Cozzolino per discutere della situazione e assumere le conseguenti decisioni. Decisioni che, per quanto mi riguarda, non potranno che essere coerenti con la mia storia politica e personale”.

Durissime le reazioni alla scelta di correre con Amente. Massimo Carrano, già presidente della commissione provinciale di garanzia, ha scritto un lungo post su Facebook a Carpentieri. “E’ lo stesso Antonio Amente contro cui abbiamo battagliato quando nel 2011 io, tu e Agostino Pentoriero andavamo in Federazione a Napoli a chiedere aiuto e sostegno all’allora Commissario Provinciale Andrea Orlando per le pressioni, minacce e ritorsioni di Amente per far ritirare i “nostri” candidati! Egli e’ l’Antonio Amente che ti sfiducio’ nel 2013 e che poi battemmo di nuovo nelle successive elezioni dello stesso anno, subendo ancora una volta nefandezze e minacce, e per le quali Tu hai più volte denunciato politicamente e alle Autorità Giudiziarie! Ebbene, caro Venanzio Carpentieri, questo è un richiamo alla Tua dignità e degnita’ personale, ed al tuo ruolo e funzione di Segretario Provinciale: perche’ Tu sei l’unico che può decidere di non dare il simbolo Pd, o addirittura anche eventualmente non far fare lista Pd (come pure hai fatto in qualche occasione in questi anni), in caso di folle e/o inopportuna decisione degli organismi del circolo locale per opzioni scellerate di tipo politico-elettorale! E se dunque i comportamenti, la storia personale, un ‘codice etico’ che ognuno di noi ha dentro di sé hanno un senso ed un valore nella vita come in politica, ebbene questa non può non essere l’occasione di farli valere ed esserne allineati e coerente, esercitando appunto quel “potere” politico che la comunità degli iscritti del partito democratico ti ha affidato allorquando ti ha eletto alla guida provinciale dello stesso. Caro Venanzio Carpentieri, se non ora, quando?!”.

A commentare anche l’ex capogruppo dem in consiglio Agostino Pentoriero fuoriuscito dal Pd e iscritto ad Articolo 1: “Il ruolo del segretario metropolitano del pd napoli dà e consente di bloccare questa incestuosa operazione, che – a parte Carpentieri-tutti i cittadini melitesi subiranno gravemente ed a caro prezzo dell’onore e del rispetto della nostra città. È proprio lui, quell’Amente che non ha mai perso un’occasione per insultare ed offendere Mariani sul piano familiare e politico, quell’Amente che D’Alterio, nell’ultima campagna elettorale attraverso un megafono, gliene ha cantate di tutti i colori, insomma è quell’Amente che nessuno voleva e che la commissione Antimafia PD pose il veto. Devo anche dover fare i complimenti al dott. Amente che dopo anni di guerre e battaglie, oggi esce vincitore diventando il capo del PD melitese, meno male che molti di noi, abbiamo lasciato questo PD, perché del mio, quello del 2007, non è rimasto nulla grazie a Carpentieri. Vorrei chiedere a Carpentieri, e credo non solo io, perché ti sei piegato a simili giochi, e per conto di chi?”.

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