Giugliano. Maxi-operazione dei Carabinieri della Compagnia di Giugliano contro i reati ambientali. I militari dell’Arma hanno denunciato diverse persone e sottoposto a sequestro tre locali e un rudere.

Ad essere denunciati in stato di libertà i seguenti soggetti: G. C. e F.C., rispettivamente classe 1970 e 1944, entrambi residenti a Qualiano. I due si sono resi responsabili, rispettivamente il primo in qualità di titolare dell’omonima carrozzeria e il secondo quale proprietario dei locali dell’officina sita a Qualiano, in via Ripuaria, di stoccaggio e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi e non pericolosi; scarichi industriali in fogna civile senza autorizzazione; emissioni pericolose in atmosfera e abusivismo edilizio. I carabinieri nell’ambito della stessa operazione hanno sottoposto a sequestro i locali, di circa 100 mq, dell’attività commerciale del valore complessivo di circa 100.000,00 di euro.

Denunciato anche P. C., ’74, residente a Villaricca, in qualità di titolare dell’omonimo autolavaggio e autocarrozzeria sita a Villaricca a Corso italia per sversamento di scarichi industriali in fogna civile senza autorizzazione ed emissioni pericolose in atmosfera. Sottoposto a sequestro preventivo sia il locale che l’intera area, pari a circa 700 mq, adibita ad espletare tale l’attività.

Tra i denunciati anche G.C., nato a Mugnano di Napoli, il 1967, G.G., classe ’70, nato a Villaricca ma residente a Marano di Napoli. G.P., classe ’65 residente a Qualiano, architetto, pregiudicata. Tutti e tre resisi responsabili di allestimento di discarica abusiva nonché di sversamento ed occultamento, mediante sotterramento, di rifiuti di varia natura e di mancata bonifica a seguito d’incendio.

Secondo quanto accertato dai Carabinieri i primi due, in qualità di proprietari e committenti dei lavori, mentre la terza in qualità di direttore degli stessi, nell’eseguire lavori, con regolare permesso di abbattimento e ricostruzione di un rudere presente su un’area di 10.000 mq, sita a Qualiano in via Santa Maria a Cubito, avevano sversato su quell’intera superfice materiale di risulta edile e accantonato, in una vecchia vasca per la raccolta delle acque reflue, ogni tipo di rifiuto nonché non avevano provveduto alla bonifica del rudere che era stato interessato precedentemente da un incendio. Tutto è stato sottoposto a sequestro.

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