Personalmente non ne posso più di critiche al governo “urlate”. Certi temi, soprattutto in materia sociale ed economica, andrebbero trattati con la dovuta responsabilità. E a quanto pare di esempio in giro se ne vedono pochi.

Stamattina però mi è capitato di osservare con attenzione la campagna di Save the Children sulla povertà minorile: mettere video Sotto il profilo della comunicazione sociale non v’è dubbio. Direi che è perfetta. Virale, poco aggressiva e che affronta il tema della povertà con la delicatezza e la responsabilità che merita.

In un contesto dove a vincere sono gli strepiti di Grillo, Save the Children piazza un esempio di critica sociale e politica verso il quale bisognerebbe convergere. Qualcuno la troverà buonista e un po’ banale, ma l’effetto è dirompente. Il momento di smarrimento finale, nonostante l’opinione che si ha sul governo Monti, è inevitabile.

Oltre al messaggio “povertà minorile”, il video – e il resto della campagna – pongono una
importante questione: per quanto ancora dovremmo urlarci contro

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