Giugliano. Mario Muzzillo è solo l’ultima delle vittime che ha trovato la morte in quel tratto di circumvallazione esterna, già ribattezzata da alcuni “strada della morte”. Un tratto che conoscono tutti, per la sua pericolosità, dove la circumvallazione esterna confluisce nella Domitiana. Un curvone a “s”, auto e moto che schizzano a folle velocità, poi quel punto dove si incrociano via San Francesco a Patria e la Domitiana, a pochi passi da un noto distributore di benzina.

Proprio in quel punto, ad agosto scorso, trovò la morte Giuseppe Maisto, 34 anni, deceduto il 18 agosto dopo aver trascorso alcuni giorni di coma al San Giuliano. Giuseppe cadde insieme al fratello a bordo di uno scooter di grossa cilindrata all’altezza del distributore di benzina, nei pressi del Gloria. Per una manovra azzardata di un automobilista, si sarebbero schiantati contro un palo.

Quattro anni fa, invece, nel novembre del 2012, vittima di quel tratto fu Raffaele Aprovitola, 46 anni, proprietario di un noto bar di Villaricca e fratello del noto consigliere comunale Giuseppe. In quel caso, letale, a quanto pare, fu una distrazione o una manovra azzardata: la Mercedes su cui viaggiava l’uomo si sarebbe scontrata con un’altra autovettura.

Negli ultimi anni non si contano i piccoli e i grandi incidenti registrati in quel tratto di strada. Tantissimi sono stati gli appelli di residenti, cittadini e familiari delle vittime per mettere in sicurezza quell’arteria. L’ultimo risale a ieri, quando il presidente della Coigiass, Rosario Porcaro, ha chiesto esplicitamente all’amministrazione di rendere più sicuro quel tratto per evitare che si consumino altre tragedie.

 

 

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