Torna in auge la vicenda del “Giardino dei ciliegi”, l’area a ridosso di via Che Guevara in cui – secondo un vecchio accordo predisposto dall’amministrazione Bertini e un’impresa privata (Sarracino costruzioni) dovrà sorgere un complesso sportivo (piscine) e un centro sociale per anziani.

 

Un’opera finanziata dal Credito sportivo per un importo di 5 milioni di euro, di proprietà comunale ma destinata ad esser gestita, per 25 anni, dall’impresa vincitrice del bando emesso a suo tempo dal Comune. La realizzazione delle struttura ha subito, nel corso di un decennio, una seria di stop e rallentamenti, dovuti perlopiù ad alcuni presunti vizi procedurali ritenuti però “marginali” e “irrilevanti” dal Tar, il tribunale amministrativo regionale che, già qualche anno fa, sollecitò la Provincia affinché nominasse un commissario ad acta (poi effettivamente nominato) per sbrogliare la matassa.

 

Il Comune è insomma inadempiente e potrebbe esporsi ad un eventuale ricorso, ma ora nuove nubi sembrano addensarsi sulla procedura. L’Ente infatti (pare sia previsto dal testo unico in materia di edilizia e contemplato nel vecchio accordo) deve farsi carico di una polizza fidejussoria a garanzia del completamento dell’opera, pari ad oltre 1 milione di euro.

 

Ciò significa che, in caso di fallimento dell’azienda o di altre gravi traversie e vicissitudini, a rimetterci (in termini economici) sarà l’ente comunale. Questi i primi dubbi, che potrebbero indurre il Comune ad inserire una postilla contrattuale che limiti in qualche modo i rischi a carico dell’Ente. Gli altri attengono a fattori meramente politici in quanto nell’operazione, seppur indirettamente o come semplici familiari, sono coinvolti alcuni consiglieri comunali.

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp
Banner tv77 Finearticolo