Rimpasto di giunta, accordo praticamente chiuso. Alla fine i rappresentanti dei due gruppi (Ncd e diguidiani) che avevano invocato il cambio di passo, il rimescolamento o il cambio di deleghe e caselle sono riusciti a strappare il sì di massima dal sindaco Angelo Liccardo. Le modifiche nella squadra di governo saranno ufficializzate prima dell’approvazione del bilancio previsionale, al massimo entro tre o quattro giorni, così come sancito in un documento sottoscritto qualche settimana fa proprio dal primo cittadino. La strategia messa in atto dai due gruppi, che da qualche settimana si muovono in sinergia (per essere ancor più convincenti e “pesanti” sul tavolo della trattativa), ha dato i suoi frutti.

 

Diguidiani. Secondo questo accordo di massima, ai diguidiani (Pellecchia, Di Guida e De Stefano) toccherà l’assessorato da sempre invocato, ovvero quello alle Politiche sociali. Ad occupare la casella, a meno di clamorosi ripensamenti da parte del sindaco, sarà il consigliere Salvatore De Stefano. Con il suo ingresso in giunta si libererà un posto nel civico consesso, che sarà occupato da Lino Catuogno, primo dei non eletti nella lista del Campanile, attuale staffista del primo cittadino ma fedelissimo di Antonio Di Guida. Per Armando Sarracino, candidatosi nelle liste di Forza Italia, si profila invece un ruolo di collaboratore proprio nella squadra che supporta Liccardo. Sarà lui – salvo ripensamenti dell’ultim’ora – a subentrare a Catuogno.

 

Nuovo centrodestra. Giochi praticamente fatti anche sul fronte Ncd, che non otterrà il vicesindaco (era una delle opzioni in campo) bensì un secondo assessorato o, più verosimilmente, un potenziamento delle attuali deleghe in forza all’assessore Elio Belmare. Quali? Rumors riferiscono di una delega (o entrambe) all’Ambiente o alla Polizia municipale per l’attuale assessore al Personale. Dovrà attendere qualche mese, invece, il neo consigliere Ncd Saverio Santoro, che sperava e spingeva affinché Liccardo premiasse – con qualche mese di anticipo – la lista (Marano al centro) nelle cui fila è stato eletto. Se ne riparlerà più avanti, insomma, allo scadere dei due e anni e mezzo di consiliatura, così come annunciato nei giorni successivi al varo della prima giunta. Fuori gli assessori Pennino e Orlando (dimissionari), il nuovo schema prevede dunque l’ingresso di De Stefano, il potenziamento delle deleghe di Belmare, l’ingresso di una donna (sarà indicata da un gruppo vicino al sindaco?) per non incorrere in problemi di “quote rose” e, più avanti, quando a lasciare sarà l’assessore Paolo Longoni, uno degli attuali consiglieri di maggioranza (Sansone?).

 

Giaccio. Ad uscirne depotenziata sarà l’attuale vicesindaco Teresa Giaccio, che dovrà cedere una o più deleghe, tra cui quella più ambita da tutti: le politiche sociali. Per l’approvazione del bilancio – stando così il quadro – non vi saranno problemi di sorta, a meno che qualche mal di pancia non venga ora ai consiglieri più vicini al primo cittadino.

 

L’opposizione? Alcuni consiglieri – che in questi giorni si sono in qualche modo adoperati o che hanno sperato nel raggiungimento dell’accordo tra i gruppi della maggioranza – possono ora dormire sonni tranquilli: le speranze di mandare a casa Liccardo sono praticamente ridotte a zero. Resta da capire se parteciperanno alla seduta sul bilancio o se proseguiranno e con quali modalità nella forma di protesta adottata un mese fa.

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