A Marano le mozioni di sfiducia e di censura sono ormai diventate routine. In meno di tre anni di consiliatura Liccardo, le varie opposizioni ne avrebbero inoltrate una decina. Perlomeno tre sono state promosse nei confronti del sindaco, alle quali vanno aggiunte quelle ai presidenti del consiglio comunale che si sono avvicendati (Angela Di Guida e Vincenzo Marra) e a diversi assessori: Teresa Giaccio, Gaetano Orlando, Domenico D’Ambra, Denis Scarmozzino, attuale assessore all’Ambiente. Tutte respinte. Ora la minoranza ne starebbe già approntando un’altra: quella nei confronti dell’assessore all’Urbanistica con delega ai Fondi Più Europa, Gennaro Testa, per conflitto d’interessi legato al suo lavoro extra amministrativo.

“L’assessore Testa – scrive il consigliere comunale di opposizione Mauro Bertini sul suo blog “l’altramarano – lavora presso il Centro Aktis, il cui amministratore, Alessio Scoppa, è stato lo sponsor più generoso della campagna elettorale del sindaco Liccardo ed è il segretario cittadino di Fratelli d’Italia, il partito a cui aderisce Biagio Baiano, eletto consigliere comunale grazie ai voti degli Scoppa”.

Come andrà a finire? Staremo a vedere.

 

Domenico Rosiello

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