Niente più Consigli comunali (ad eccezione di quello straordinario sulle antenne per la telefonia mobile) né partecipazioni alle commissioni consiliari. Lo avevano annunciato ai mezzi di informazione, nei giorni scorsi, i consiglieri di minoranza che avevano abbandonato l’aula consiliare a causa dell’espulsione, ritenuta illegittima, del consigliere Mauro Bertini. E ora, Bertini, Recupido, Garofalo, Coppola, Paragliola, Sorrentino, Palladino, Abbatiello, MIgliaccio e Passariello, spiegano le  loro ragioni anche alla città, attraverso un manifesto (sarà affisso tra oggi e domani) il cui contenuto è pubblicato in esclusiva dal nostro portale.

Il manifesto. I Consiglieri Comunali di minoranza del Comune di Marano, unitamente alle forze politiche di opposizione, denunciano la deriva autoritaria della maggioranza di centrodestra che governa la città e la sua reiterata volontà di trasformare il Consiglio Comunale da luogo principe del confronto sulla città tra maggioranza e minoranza a mero ambito burocratico di ratifica delle decisioni assunte in Giunta. L’espulsione dall’aula di un capogruppo dell’opposizione, assolutamente immotivata e del tutto illegittima, è solo l’ultimo e il più grave fra gli episodi che si sono succeduti nell’ultimo periodo, episodi che minano alla base la normale dialettica democratica e impediscono al Consiglio Comunale di svolgere il ruolo che gli compete di indirizzo e di controllo. La maggioranza di centrodestra che governa la città ha scelto di annullare ogni possibilità di dialettica tra maggioranza e minoranza contrapponendo l’arroganza dei numeri alle regole di garanzia proprie dell’organismo. La decisione di annullare la seduta straordinaria di Consiglio sulle tema delle antenne, assunta illegittimamente dalla conferenza dei capigruppo a maggioranza solo perché particolarmente “scomoda” per l’Amministrazione, in aperto contrasto con quanto disposto dal Regolamento, è un altro episodio che conferma l’arroganza della Giunta e della maggioranza nelle gestione della cosa pubblica. Un ulteriore e grave segnale di un approccio tutto di parte con le funzioni di Presidente del Consiglio è stato dato in occasione della riunione convocata per il giorno 8 settembre quando, rilevato che mancavano alcuni consiglieri di maggioranza, si è ritardato ben oltre il consentito a dichiarare deserta la seduta per consentire il recupero degli assenti. Vista l’impossibilità di esercitare in maniera libera e efficace il loro ruolo i Consiglieri Comunali dell’opposizione dichiarano un vero e proprio stato di emergenza democratica e decidono di autosospendersi da tutte le attività istituzionali, ad eccezione della seduta del Consiglio sulla regolamentazione delle antenne per gli apparati radiomobili se e quando si terrà, fin quando non verrà ripristinata una corretta dialettica democratica nel Consiglio.
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