Un tempo era la strada dei mercanti, oggi è una discarica abusiva. Carcasse di automobili, lastre di eternit, materiale edile, elettrodomestici, tronchi di alberi e sacchetti di immondizia: questo è il panorama che offre alla vista via Pendine-Casalanno, l’arteria utilizzata fin dall’antichità dai mercanti che, da Marano ma anche da altri comuni dell’hinterland (in primis i commercianti del comparto ittico di Mugnano), erano diretti verso Quarto e il porto di Pozzuoli.  

Da strada fondamentale per i collegamenti con l’area flegrea, insomma, a deposito illegale di ingombranti. Strada stretta, di antichissima origine, non illuminata e fortemente in pendenza- caratteristica quest’ultima da cui con ogni probabilità deriva il suo nome – è diventata, soprattutto in questi ultimi anni, il luogo ideale per i malintenzionati che vogliono disfarsi del materiale ingombrante. 

Uno scempio denunciato più volte dai media. “Occorrerebbe un’operazione di bonifica ambientale – spiega il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, l’architetto Agostino Di Lorenzo – Un’operazione costosa che non può essere espletata con gli strumenti ordinari, ovvero quelli in dotazione alla ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti sul territorio comunale. Stiamo pensando a un bando per bonificare svariati punti del territorio”. Via Pendine-Casalanno è un’arteria che si articola per alcune centinaia di metri: un impervio tratto di strada utilizzato in prevalenza dai residenti, ma anche dagli automobilisti che intendono bypassare il traffico di via Marano-Quarto.

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