Marano. E’ diventato una piccola discarica a cielo aperto lo spazio recintato, dove diversi anni fa era ubicato l’impianto di sollevamento idrico. Le pompe servivano a innalzare la pressione dell’acqua nelle case del quartiere cosiddetto “48” di via Borsellino, dove vivono diverse centinaia di abitanti.

Furono eliminate in seguito al collegamento della conduttura principale dell’acquedotto con il collettore proveniente dalle vasche della Recca (situate nella parte alta della città). Ora l’area recintata, adiacente al circolo “Trovamici”, è diventata un autentico immondezzaio dove vengono buttati rifiuti di ogni genere, perfino pneumatici.

“Ormai non si contano più le nostre proteste – afferma un signore di mezza età che vive da quelle parti da diversi anni – Al Comune dicono sempre le stesse cose: verremo, puliremo, ma i rifiuti sono sempre lì, in bella vista”.

Di Domenico Rosiello

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