Il cambiamento del percorso della processione di San Castrese non lo hanno proprio digerito. Era la prima volta che accadeva e per questo, pochi giorni fa, quando qualcuno si è accorto che la statua del vescovo africano non sarebbe transitata nel tratto di strada all’altezza della cupa del Dormiglione e piazza Garibaldi, non ha risparmiato critiche e qualche sberleffo all’indirizzo di autorità civili e religiose. Il corteo, proveniente da via Vallesana e diretto verso la chiesa del santo patrono, è entrato nella proprietà della famiglia Credentino (parenti del defunto ex sindaco e della consorte del primo cittadino Angelo Liccardo) per poi puntare verso via Domenico Di Somma e risalire (tratto stradale percorso contromano) per piazza Garibaldi. Cambiamento dettato da “motivi di viabilità e di carattere logistico”, si affrettano a sottolineare i collaboratori di don Giovanni Liccardo, decano dei parroci di Marano. Una disposizione contemplata nell’itinerario di quest’anno e concordata con gli agenti della polizia municipale, onde evitare una serie di disagi e difficoltà di manovra. Fatto sta che il cambiamento non è stato gradito da decine di fedeli e più di qualcuno ha sospettato o mormorato che, in realtà, si sia trattato di una scelta dettata da altre motivazioni. “Vivo in questo quartiere da 50 anni e una cosa del genere non mi era mai capitato di vederla – dice Anna, anziana del luogo – I problemi di viabilità o di altro genere sono spuntati fuori solo quest’anno?”. Insorgono anche altri residenti di quella frazione di Marano. “Come ogni anno eravamo in attesa del passaggio del corteo – rincarano la dose altre due residenti della zona – Poi, improvvisamente, c’è stato il cambio di direzione: la statua è entrata in una proprietà privata, in un’area di proprietà della famiglia Credentino. Siamo rimaste di stucco”. “Scelta efficacie dal punto di vista logistico – dice invece il consigliere di minoranza ed ex assessore alla Viabilità Pasquale Coppola – ma ciò non toglie che, per ovviare a quei problemi, si sarebbero potuti predisporre altri tipi di interventi e provvedimenti volti a rendere facilmente transitabile anche il vecchio percorso”. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, domani la statua del santo patrono sarà portata nuovamente in processione per le strade del centro e della periferia. Sarà un’altra giornata di festeggiamenti, frutto di un mix di sacro e profano e che vedrà coinvolti sia gli strati più popolari che quelli più colti della città.

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