Tre milioni e cinquecento mila euro per il restauro degli splendidi affreschi del convento francescano di via Casalanno. Un finanziamento europeo, quello salvato in extremis dal Comune, per restituire all’edificio il suo volto originario. Una struttura con più di quattrocento anni di storia, dove ieri – con un taglio del nastro in pompa magna – è stato dato finalmente il la ai lavori. L’opera di ristrutturazione e restauro del seicentesco convento, sottoposto a vincolo architettonico e artistico, è interamente finanziata con i fondi del Piu Europa. Al progetto originario, che era stato varato dalla precedente amministrazione comunale, sono state apportate alcune modifiche, tutte richieste dalla Soprintendenza ai beni artistici e architettonici. Prescrizioni che impongono all’Ente, tra l’altro, di abbattere l’ala della palazzina abusiva che qualche anno fa (nel silenzio generale) ha letteralmente murato una delle facciate del convento. Un abuso edilizio, uno scempio perpetrato da una delle ditte riconducibili alla famiglia Simeoli, i cui contorni sono tuttora oggetto delle indagini della magistratura.

Le dichiarazioni. “Sono fiero di restituire un pezzo di storia alla città – spiega il sindaco Angelo Liccardo – Siamo riusciti a non perdere questo importante finanziamento grazie alla totale sinergia, tecnica e politica, instauratasi tra le istituzioni coinvolte. Abbiamo dimostrato, ancora una volta, che la nostra è la politica del fare”. Sulla stessa falsariga del primo cittadino anche l’assessore al Piu Europa Gennaro Ruggiero: “Abbiamo avuto non poche difficoltà con questo progetto, ma con tenacia siamo riusciti a portarlo avanti. Il Piu Europa non si ferma qui – aggiunge – È stato approvato infatti anche il progetto per la riqualificazione dell’asse commerciale e, a breve, firmeremo un nuovo accordo di programma con palazzo Santa Lucia per dare nuovo smalto al centro storico di Marano”. Presenti al taglio del nastro anche l’assessore regionale alle Attività produttive Fulvio Martusciello, l’assessore provinciale al Turismo Antonio Di Guida e il decano dei parroci di Marano, don Giovanni Liccardo, che in avvio delle conferenza di presentazione ha svelato ai numerosi presenti gli aneddoti e le curiosità inerenti alla realizzazione del convento, il cui atto di fondazione risale al 1609.
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