Complesso residenziale del Galeota, scatta il ricorso al Tar contro la revoca della Dia (Dichiarazione inizio attività) disposta qualche mese fa dall’ufficio tecnico del Comune. Il ricorso è stato preparato dall’avvocato Ferdinando Scotto, in nome e per conto delle Iniziative immobiliari e turistiche, società che è proprietaria di decine di unità abitative.

La storia. Sono più di 70 gli immobili, tra appartamenti, box e locali commerciali, ricavati nel complesso residenziale che sorse, nel lontano 2004, al posto di una splendida masseria: un gioiello abbattuto nell’arco di una sola notte, quella che precedette l’arrivo dei commissari prefettizi al Comune. Quel complesso edilizio, finito nel mirino della magistratura, posto sotto sequestro per anni e poi dissequestrato all’inizio del 2014, è da considerarsi allo stato, alla luce della revoca della Dia, a tutti gli effetti abusivo. Il Comune, dopo aver notificato il provvedimento di revoca ai titolari delle unità abitative e dopo aver atteso i canonici giorni per la ricezione delle osservazioni, era in procinto di avviare l’iter per l’acquisizione del bene al patrimonio immobiliare dell’Ente. Un iter che, nonostante il ricorso al Tar (non è stata chiesta alcuna sospensiva), potrà essere ugualmente espletato.

Il futuro. Quelle case, quei locali potrebbero essere destinati agli indigenti e agli sfrattati della città, ma in alternativa si potrà propendere (per dare un segnale altamente simbolico) anche per l’abbattimento. L’imponente complesso residenziale fu realizzato in spregio delle normative urbanistiche, con volumetrie di gran lunga superiori a quelle contemplate nel progetto presentato agli uffici del Comune. La palla è dunque nella mani dell’ufficio tecnico comunale, che è chiamato ad agire nel più breve tempo possibile onde evitare rallentamenti, intoppi e per tutelare le persone in buona fede che potrebbero essere indotte ad acquistare i locali ancora disponibili.

I numeri del Galeota.  Per ora sono stati venduti i seguenti appartamenti e box: 15 appartamenti, di cui 12 venduti nel 2006 e uno il 22 gennaio del 2014; 14 box, di cui 13 venduti nel 2006 e uno il 22 gennaio del 2014; 7 locali commerciali, di cui uno nel 2006 e uno il 20 aprile del 2011; 1 locale per uso deposito, venduto il 31 dicembre del 2011.

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