Accordo a un passo tra i proprietari del Siani (famiglia Granata) e il Comune di Marano. Al centro della querelle, che ha tenuto banco negli ultimi mesi, un vecchio debito pari ad oltre 40 mila euro.

 

Il contenzioso potrebbe andare in archivio se uno dei componenti della famiglia Granata (gli altri sei hanno già dato il loro via libera di massima) accetterà la proposta definitiva formulata dall’ente cittadino: 26 mila euro per chiudere la questione e scongiurare una diatriba giudiziaria che allungherebbe (e di non poco) i tempi.

 

Una volta ratificato l’accordo, sarà poi cura della famiglia Granata – proprietaria dello storico immobile – e l’associazione Archivi cinematografici (gestore della sala cinematografica) stabilire le modalità (durata e impegno economico per un nuovo contratto) atte a garantire il proseguimento dell’attività cinematografica e delle iniziative a carattere culturale. L’accordo che lega le parti in causa scade alla fine di dicembre.

 

La struttura di via IV Novembre (è opportuno ricordarlo) è a tutti gli effetti privata, così come il rapporto giuridico che disciplina il rapporto tra proprietari e gestore. La denominazione di cine-teatro comunale non trova (allo stato) alcuna giustificazione, in quanto il Comune – già in epoca commissariale e per ragioni di bilancio – decise di non impegnare più alcuna risorsa. Per molto tempo l’esborso dell’Ente in favore della famiglia Granata era stato pari a circa 60 mila euro annui.

 
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