Giugliano. Una testa di maiale sanguinante impalata all’ingresso della Moschea di Giugliano. Questo il macabro ritrovamento trovato dai membri dell’Associazione Culturale Islamica dell’Unione, sita in Via Marconi, che inneggia a Vladimir Putin ed alle sue azioni belliche contro la Siria ed insulta l’Isis con delle scritte sui muri.

LE SCRITTE. Diverse le scritte fatte sui muri con una bomboletta spray nera che inneggiavano a Putin e erano ingiuriose contro l’Isis. Ma forse la più preoccupante era quella che recitava: “rigate dritto”. Una vera e propria minaccia.

LA TESTA DI MAIALE. La testa di un maiale è stata invece fatta ritrovare sulle inferriate dell’associazione ancora grondante di sangue ed rimasta lì fino a quando gli uomini della scientifica non l’hanno rimossa. La testa di maiale è stata legata alla ringhiera con un filo di ferro intrecciato.

LE INDAGINI. Dopo il ritrovamento di una testa di maiale dinanzi ad un luogo di ritrovo di islamici gli agenti del commissariato di polizia hanno avviato una serie di perquisizioni. Gli investigatori, diretti dal primo dirigente Pasquale Trocino, hanno passato al setaccio alcuni circoli ricreativi del centro e delle periferia. In azione decine di agenti. Obiettivo dell’azione e’ quello di evitare che possano verificarsi atti di intolleranza contro la comunita’ islamica che ben si e’ radicata in zona. Sotto controllo oltre al centro storico di GIUGLIANO c’e’ anche la fascia costiera, dove vivono decine di cittadini asiatici ed africani che lavorano nelle aziende agricole della zona. La Polizia di Stato sta visionando le telecamere di videosorveglianza della struttura. Il reato è di vilipendio della religione.

LA REAZIONE DEL SINDACO. “Nulla e’ piu’ lontano da questa terra del gesto stupido e sconsiderato di questa notte nel luogo di preghiera islamico di via Marconi. Non c’e’ nessun atto, per quanto folle e violento che ne giustifichi un altro. Non credo alla minaccia xenofoba in questa citta’”, ha aggiunto il sindaco. “Non voglio credere che possa essere reale. Voglio credere – ha concluso Poziello – e fortissimamente spero, si sia trattato solo della bravata di giovinetti emuli di gesti stupidi e sconsiderati visti altrove, in cerca di una visibilita’ che non si nega a nessuno. Fosse anche un cretino! Quella testa di maiale e quelle scritte sono il frutto di una ignoranza profonda, innanzitutto degli stessi valori che vorrebbero difendere. E’ il niente che parla al nessuno”

LA REAZIONE DELLA COMUNITA’ ISLAMICA. Sono sicuro che si tratta di una ragazzata”. Prova a ridimensionare l’episodio il presidente della comunita’ islamica di GIUGLIANO, Noureddine Guediri, dopo che all’ingresso dell’associazione islamica da lui guidata e’ stata ritrovata una testa di maiale. “Cosi’ come condanno la violenza nel nome dell’Islam che non ci appartiene – sottolinea Guediri – allo stesso modo condanno l’insulto di cui siamo stati fatti bersaglio oggi”. L’imam nega ci siano mai stati problemi di intolleranza in passato. “Sono qui da trent’anni – racconta – e sono italiano, cosi’ come mia moglie, e non abbiamo mai avuto problemi. Tendo la mano a chi ha compiuto questo atto e lo invito a venire da noi in comunita’ per spiegare cosa facciamo e soprattutto cos’e’ il vero Islam, che e’ altro da quello proclamato dagli autori della strage di Parigi. Avrei voluto personalmente, e con me altri fratelli, dare le condoglianze ai parenti di Valeria Solesin e di tutte le altre vittime. L’Islam cosi’ come dice la parola professa la pace”. La comunita’ di GIUGLIANO e’ frequentata tutti i giorni da una quindicina di persone del posto. Che si moltiplicano il venerdi’ in occasione della preghiera, provenienti anche da zone limitrofe del Napoletano. “Mi sento italiano – conclude l’imam – e come tale se il mio popolo viene colpito dalla violenza mi sento colpito anch’io. Qui mi sento tranquillo, e neanche dopo Parigi l’atteggiamento di chi ci conosce e’ cambiato. Sono sicuro che si e’ trattato di una ragazzata”

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