Salvatore Lo Russo rivela e racconta com’è nata l’alleanza con gli scissionisti. Lo fa da pentito di camorra e collaboratore di giustizia. Lo riporta il quotidiano Cronache di Napoli. L’uomo racconta la nascita del patto ai tempi della sanguinosa alleanza che riempì Napoli di sangue. Lo Russo racconta di aver cercato contatti per cercare di far calmare le acque e di far da paciere con la cosca di Paolo Di Lauro. La sua proposta fu respinta da Raffaele Amato il quale a sua volta però ” si mise a disposizione qualora avesse avuto bisogno di droga o armi”. Lo Russo rifiutò a sua volta dicendo che non era interessato a rapporti commerciali. A fargli cambiar idea fu Raffaele Perfetto.

Ed infatti il primo carico di droga inviato dalla scissione fu di 20kg di cocaina per poi aumentare sempre di più. Il patto a questo punto ebbe effetti anche sullo scenario criminale della zona. Lo Russo infatti chiese agli scissionisti di rompere i rapporti con i Licciardi i quali invadevano il suo territorio e fu questo uno dei motivi che lo indussero al patto con la scissione. Il suo obiettivo era quindi di evitare che nascesse un accordo tra i suoi rivali e i suoi nuovi amici. Durante un incontro pare con Cesare Pagano, Elio Amato,  Giovanni Cesarano e Franco Metafora disse: “Da questo momento chi litiga con gli scissionisti litiga pure con me”.

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