Il mito della strega che terrorizzava bambini e adulti, rivive a San Lupo nel beneventano.

Tra i vicoli, le cantine e i panorami suggestivi, a preso vita il mito della Janara, che si tramanda da generazioni in generazioni.

Secondo la leggenda, le Janare si riunivano nei pressi di un noce per i loro riti sabbatici. A San Lupo si trova il torrente delle Janare, attraversato da un ponte in pietra. Vi si raccontano ancora leggende del medioevo. Una giovane, nel pascolare il suo gregge, fu oggetto di attenzione da un maturo signore, proveniente dal vicino castello di Limata.

Questi però, rifiutato dalla fanciulla, sparse la voce di averla vista compiere pratiche demoniache, provocando in tal modo la reazione del popolo che congiurò, affogandola in una pozza d’acqua del torrente.

Il corpo non fu mai ritrovato, trascinato da un vortice nelle profondità. Qualche tempo dopo l’accaduto, molti giurarono di aver visto una ragazza nuda danzare sulle rocce del torrente e tuffarsi nel momento in cui qualcuno avesse tentato di avvicinarla.

E ieri sera, alla mezzanotte, si è tenuto il rituale con una fiaccolata sul ponte e la danza frenetica del Sabba, ideata dalla coreografa Carmen Castiello. L’evento è stato organizzato dalla Spotzone e patrocinato dal Comune di San Lupo.

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