Presentata non come un prodotto da mangiare ma come una vera e propria arte. La pizza e l’arte nelle mani dei pizzaioli sarà l’unica candidatura italiana nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. È di qualche ora la decisione della Commissione nazionale italiana per l’Unesco su proposta del Ministero dell’Agricoltura e con il sostegno del Ministero degli Esteri.

Tra i promotori della candidatura il sottosegretario Enzo Amendola. La scelta è stata ben motivata dai fautori dell’iniziativa «rappresenta l’Italia in tutto il mondo». Il Ministro Martina ha commentato la scelta: «Proseguiamo a valorizzare il made in Italy dopo il grande successo di Expo» commenta il ministro Martina.

È la prima volta nella storia dell’Unesco che una una tradizione connessa ad una produzione alimentare sia iscritta nella lista. Ora sia aspetta solo che la candidatura de «L’arte dei pizzaiuoli napoletani» sia valutata dall’Unesco, con sede a Parigi, nel 2017.

 

La petizione «#PizzaUnesco» per il riconoscimento dell’arte dei pizzaioli partenopei come «bene immateriale culturale dell’umanità» ha superato nei giorni scorsi le 850mila firme.

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