Domenico Bardi. Classe ’76. E’ questo il nome del ladro che ieri è stato ucciso a colpi di pistola dall’avvocato Francesco Palumbo in via Palermo, a Latina. Si tratta di un pregiudicato di Napoli, originario del Rione Don Guanella.

La vittima è già nota alle forze dell’ordine (nel 2016 non si era fermato all’alt dei Carabinieri, si era dato alla fuga dal rione Gescal di Secondigliano e poi, una volta fermato a via Miano, aveva aggredito i militari). Bardi, durante il tentativo di forte, è stato stato raggiunto da due colpi all’emitorace sinistro che non gli hanno lasciato scampo. Secondo il racconto dell’avvocato Francesco Palumbo, i ladri – due dei quali sono attivamente ricercati dopo la fuga – lo avrebbero minacciato e uno di loro aveva la mano in tasca come se avesse un’arma. Da lì la scelta di aprire il fuoco.

Una volta giunti sul posto i poliziotti hanno trovato un corpo senza vita nel giardino di una villetta. L’avvocato avrebbe sparato dopo essersi precipitato nell’abitazione del genitore perché era scattato l’allarme. Palumbo è stato ascoltato per diverse ore in Questura e poi rimesso in libertà, con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa.

Intanto il medico legale, Tommaso Cipriani, ha effettuato un primo esame esterno sul cadavere del presunto ladro. Sarebbe emerso che l’uomo è stato colpito da due colpi di pistola esplosi da una distanza di 10 metri mentre si trovava di spalle. Questo confermerebbe, ad una prima ipotesi, che Bardi è stato ucciso mentre stava fuggendo.

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