Crispano. Incredulità e dolore. Questi i sentimenti che prevalgono nel cuore dei parenti e degli amici. La morte di Anastasia Donadio, 21anni, travolta e uccisa da un’auto killer guidata dal 23enne Francesco Mocerino, ha lasciato tutti sotto choc. “Era una ragazza d’oro, un dono della vita che è scomparsa così, in modo inspiegabile”, racconta lo zio, Enzo Donadio, a Cronache di Napoli.

I genitori non riescono a parlare. Roberto Donadio, pensionato, e Carmela Ragno, la madre, 43enne, casalinga, non si danno pace. Non si spiegano come Anastasia sia potuta morire così, dopo essersi fermata con le amiche al bar per una breve sosta prima di tornare a casa. Una morte assurda, di cui nessuno riesce a capacitarsi.

Anastasia lascia, oltre ai due genitori, anche un fratellino, Biagio, 12 anni. Dopo aver frequentato il liceo linguistico Novelli di Marcianise, la 21enne aveva deciso di lavorare sfruttando le sue cononoscenze linguistiche. Brillante e piena di vita, lavorava come hostess sulle navi da crociere per una nota compagnia di navigazione. I suoi sogni si sono infranti per sempre sul cofano di quell’alfa 156 che l’ha travolta in pieno.

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