Giugliano. Un garage da acquistare nel quartiere Vasto di Napoli. Una divergenza sul prezzo di acquisto col titolare. La volontà di ricorrere alle minacce di morte. E’ quanto emerge in un’intercettazione choc pubblicata oggi da Il Roma di un dialogo tra Ettore Bosti e lo zio “Ciccio” Mallardo.

“Quante macchine ci vanno?”, domanda il boss al nipote. “Più di cento. Ma più di 100mila euro non deve avere, ‘o zio”, risponde Bosti. “Va bene…te l’ha detto a te questo fatto…io non è che…”. Qui Ettore Bosti dice che ha il placet dell’altro boss di famiglia: “…’o zio Edoardo (Edoardo Contini, ndr)”. “E perché non se l’è preso?”, replica Francesco Mallardo. “Perché quello voleva 250 e lui gli voleva dare 100”. “E va bene, poi che…”. “Dissi io, posso fare a modo mio, io subito me lo prendo. Andavo là…lo minacciavo e me lo prendevo (il garage, ndr)…o me lo dai o ti uccido…”.

Dalle frasi di Ettore Bosti emerge quanto sia ancora forte il potere di inflitrazione criminale dell’Alleanza di Secondigliano nelle attività economiche di Napoli e quanto sia forte il potere di intimidazione del clan, che fa leva sull’unità del gruppo e sulla solidità delle relazioni parentali.

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