Su tutti i giornali si parla della nuova grande iniziativa di Expo. Il record della pizza più lunga del mondo. L’evento che il commissario Sala ha definito “la prova più dura per la manifestazione” poteva essere una vetrina per il prodotto più noto e conosciuto della città di Napoli.

NAPOLI ESCLUSA. Invece le cose non sono andate così: i pizzaioli napoletani hanno solo “collaborato” (giusto per salvare la forma) ma a portare avanti l’iniziativa è stata una azienda di Piacenza la “pizza piu uno” società del nord che sforna pizze industriali di quelle che addirittura si vendono nei distributori automatici. Niente a che vedere con la vera pizza napoletana.

LO SCIPPO A RENDE. La questione è ancora più sgradevole se si pensa che a Rende era stato segnato il record della pizza più lunga del mondo solo due settimane fa. L’assessore al turismo della città calabra è stato molto chiaro nel suo sfogo: “Interessi economici ci impediscono di crescere”.

LA PIZZA PIACENTINA. Logicamente sarà una coincidenza che l’azienda è piacentina come la sottosegretaria all’economia De Micheli che ha “fortemente voluto l’iniziativa”. Insomma l’ennesimo scippo al meridione questa volta colpito nel suo bene più gastronomico più prezioso: la pizza.

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