E’ la seconda conferenza stampa più importante della stagione, calcolando anche quella del preliminare di Champions: quella contro la Roma può indicare un buon crocevia per questo campionato che, forse, sta disattendendo le aspettative; “La Roma è una squadra forte, veloce, che ha palleggio, che fanno molte reti e che ne subiscono poche: mi aspetto, dai miei, intensità, e livello alto al pari di quando già abbiamo fatto nei precedenti. Nella giornata appena trascorsa abbiamo visto che le grandi hanno impattato. La Juve ha perso, l’Inter ha vinto solo all’ultimo minuto. Tutte le squadre possono perdere punti, ma noi abbiamo fiducia dei nostri mezzi”.

Resta un po di rammarico per il risultato di mercoledì: “E’ difficile spiegare quel che è successo con l’Atalanta: avremmo meritato di più contro di loro, così come l’Inter. Dobbiamo però andare avanti e pensare a quel che possiamo fare perché siamo vicini a fare delle partite di alto livello calcistico che possono portare dei risultati positivi. Quest’anno, anche con le piccole, è andata male, ma è diverso perché abbiamo giocato sempre bene anche se il risultato non ci ha premiato. Avevamo con l’Atalanta e col Chievo un possesso palla altissimo.

“Le due società, gli allenatori, e tutti quelli che sono coinvolti in questo spettacolo, devono solo parlare di calcio: è solo così che si può onorare la memoria di Ciro. Parlare del gol, della giocata, è questo il messaggio che deve passare, parlare di quello che tutti vogliono parlare in Italia. Si deve essere propositivi nella cultura sportiva, noi dobbiamo dimostrare che parliamo di calcio, non di quello che è stato o di quel che poteva essere. ”

L’anno scorso, con squadre forti, il Napoli ha sempre giocato in maniera splendida. Le squadre che ho allenato avevano equilibrio, sia in difesa che in attacco. Questa squadra, credo, che fa tante cose buone e facciamo qualche errore che paghiamo. Se gli avversari fanno pochi tiri in porta e noi pareggiamo, allora è qui che si deve migliorare. L’anno scorso le piccole arrivavano 10 volte, adesso arrivano 2: facciamo la fase difensiva con i singoli, con il reparto, con tutta la squadra. I numeri non sono buoni, non sono un segreto, ma pian piano miglioreremo. Mantenere il livello del reparto offensivo e migliorare il lavoro nella fase difensiva. Tutti dobbiamo aiutare per contribuire alla difesa. Così come abbiamo lavorato per contribuire alle reti di Hamsik, di Mertens e di Higuain, così stiamo lavorando per lavorare tutti insieme alla fase difensiva. La crescita della squadra si vede, è capace di reagire. La squadra ha tutto per avere fiducia e mentalità in ogni partita: tutti si aspettano tanto dal Napoli, perciò ci sono delle critiche.

Lorenzo fa tanto per la squadra, e per noi è prezioso. Contribuire alla fase difensiva, e arrivare fresco davanti al portiere, la capacità di dribblare, di passare bene ai compagni: Callejon, De Guzman, hanno livello simile, ed è per questo che fanno di lui, queste qualità, un giocatore importante. La Nazionale ne può beneficiare perché lui è molto duttile”.

Poi ha parlato di Higuain e di Albiol, forse i più scontenti dopo il pareggio con gli Orobici: “Lui sta bene – Higuain – chiaramente è arrabbiato dopo il rigore ma è una cosa normale, è pur sempre un attaccante. Se lui però ha fiducia, io sono tranquillo, perché noi abbiamo bisogno di lui e che indirizzi la rabbia che ha solo per fare meglio. Lui resta il primo rigorista, se ha fiducia in sé stesso, come credo, può continuare ad esserlo.

“Come allenatore, ai miei giocatori devo dare fiducia. Se si fa un errore, si analizza, dobbiamo imparare subito per non farlo nuovamente. Ma Albiol è un giocatore di massimo livello e lo ha dimostrato sia l’anno scorso sia in qualche partita di questa stagione. E’ chiaro che sia arrabbiato ma è in campo che si deve versare la rabbia in capacità di migliorarsi. Stesso discorso della fiducia, come per tutti, vale anche per Rafael: quando qualcuno mette in discussione il suo livello, non cambio mai idea perché sono sempre stato convinto del loro livello”.

Infine, un focus sul centrocampo, in particolare su David Lopez, e poi una buona notizia su Gargano ed una brutta su Zuniga: “Le verticalizzazioni dipendono sia dagli interpreti del centrocampo che dall’avversario: se l’avversario è basso, allora si può tentare la verticalizzazione, se a centrocampo ci sono Inler, Gargano, David Lopez, allora le verticalizzazioni sono fattibili, mentre se c’è Jorginho, visto che può fare anche passaggi filtranti, si può anche andare centralmente. Credo che David fa bene, da equilibrio ed è forte fisicamente e nelle palle alte. Ma quando hanno giocato gli altri, hanno comunque fatto bene. Siamo contenti, i numeri fanno capire che le prestazioni sono soddisfacenti.

Gargano è a posto, ha la maschera, mentre Zuniga ha ancora fastidio al ginocchio e dobbiamo capire a che punto sta. Dobbiamo rivolgerci ad uno specialista per capire l’entità dello stop. Potrebbe operarsi, ma spetta a loro indicarci qual è l’alternativa migliore.

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